1. Ambienti di sviluppo
La "tavola periodica degli strumenti di sviluppo" https://xebialabs.com/periodic-table-of-devops-tools rappresenta un buon punto di partenza per farsi un'idea delle diverse possibilità.
Tra i diversi sistemi di sviluppo (IDE) vanno citati almeno questi:
- Bluej: In ambito didattico difficile fare di meglio. Sito: http://www.bluej.org (vedi approfondimento).
- IntellJIDEA: Come BlueJ è gratuito, almeno per la versione community. Consente di sviluppare app per Android e programmi in Java, Scala, Groovy. Sito:
https://www.jetbrains.com/idea .
Come BlueJ prevede alcune funzionalità per il test automatico con JUnit, il debugging.
Prevede il completamento automatico e la possibilità di creare pacchetti con Maven.
Inoltre consente la creazione di interfacce utenti (GUI) in modo visuale.
Possiede anche un editor XML. - NetBeans: completo, piuttosto pesante.
- Eclipse: portabile e completo, piuttosto lento su macchine non dotate di processori veloci e molta RAM.
- JDeveloper: realizzato da Oracle si integra con il suo database e consente di scrivere programmi che sfruttano le potenzialità del database.
Altri programmi utili per la OOP
- Un editor UML scritto in Java: Violet http://horstmann.com/violet/
- JRE portabile: http://portableappz.blogspot.it e poi cercare Portable Java (attualmente versione 8)
1.1. BlueJ
Bluej http://www.bluej.org è un ambiente di sviluppo che si concentra sugli aspetti OOP della programmazione Java.
Nonostante sia stato sviluppato da Michael Kolling per scopi didattici, spesso è un efficace strumento per l'analisi dei progetti e nelle prime fasi dello sviluppo del software.
Le ridottissime dimensioni e la facilità nell'utilizzo, assieme alla poca "invadenza" nella proliferazione di file e codice sono altri punti a suo vantaggio.
Sono stati fatti tentativi di integrarlo nel più complesso e completo ambiente di sviluppo Netbeans www.netbeans.org ed è stato COPIATO nel 2005 da Microsoft nel suo ambiente di sviluppo Visual Studio http://www.bluej.org/vs/vs-bj.html .
1.1.1. Creare una libreria con BlueJ
Per usare una libreria bisogna prima creare un package.
Esempio: package di nome "arrayset" con la sola classe ArraySet e ArraySetTest.
- devono essere messi i .java (ArraySet.java e ArraySetTest.java) in una sottodirectory di nome arrayset.
- Da Bluej "apri progetto non bluej" e selezionare la directory SOPRA a quella appena creata. Il messaggio dice che bluej farà dei cambiamenti e infatti aggiunge "package arrayset" in cima ai file.
- compilare i due file
- sempre dal menu principale di bluej selezionare "crea jar file", nel wizard includere sorgenti e doc, scegliere come nome del file arrayset e la directory dove metterlo. La libreria è creata.
A questo punto si deve dire a bluej di usare la libreria.
Dal menù Tools / Preferences scegliere la scheda libraries e scegliere il pulsante add. Selezionare il file arrayset.jar creato.
Riavviare bluej.
Aprire il progetto in cui si vuole usare arrayset e nel file sorgente che lo deve utilizzare aggiungere in cima: import arrayset.*; e ricompilare.
1.1.2. Creare GUI con Bluej
Si può utilizzare una estensione denominata Simple GUI Extension for BlueJ, http://gbluej.slunecnisoustava.eu dove è presente anche un video di presentazione.
Il file è da inserire nella directory <BLUEJ_HOME>\lib\extensions